Sono una psicoterapeuta a orientamento cognitivo-costruttivista.
Il mio approccio si basa sulla Psicologia del Benessere:
In una società in cui il malessere è condannato come qualcosa di sbagliato e da evitare esso può essere invece considerato l’unico modo che il corpo e la mente hanno per comunicare che qualcosa non va.
La psicologia del benessere, anziché focalizzarsi sul sintomo e sul malessere, ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone attraverso l’individuazione e il potenziamento di risorse che ognuno di noi ha, ma che magari ancora non si conoscono, oltre che attraverso l’acquisizione di nuove strategie comportamentali per favorire lo stare meglio della persona.
Ci si focalizza più su ciò che funziona piuttosto che su ciò che non funziona.
Gli obiettivi saranno quelli di:
• identificare le risorse e le potenzialità dell’individuo
• aumentare e consolidare le esperienze di vita positive
• accrescere il benessere soggettivo
• aumentare l’autostima e la creatività
• facilitare la costruzione di rapporti interpersonali soddisfacenti
• migliorare le abilità di fronteggiare gli eventi (coping)
• ridurre e gestire situazioni stressanti
• migliorare la propria capacità di gestione del tempo
• migliorare il benessere e, in generale, la qualità di vita.
Da qualche tempo mi occupo di psicologia prenatale e perinatale (gravidanza, post partum, infertilità, lutto)
• La gravidanza e l'arrivo di un nuovo bambino è un momento particolare nella vita di una donna e di un uomo, che, spesso porta con sé una serie di ansie e paure. Molto spesso le mamme e i papà vengono lasciati da soli ad affrontare questi sentimenti che sono assolutamente normali, ma necessitano una comprensione e una accettazione. Durante il percorso insieme andremo a individuare quelle che sono le paure più profonde e che possono essere velate da un senso di vergogna e inadeguatezza, per analizzarle, prenderne consapevolezza e accettarle.
• La perdita del proprio bambino durante la gravidanza è un evento estremamente doloroso e frequente che, spesso, proprio per la sua difficoltà, è considerato un tabù che "troppo spesso viene liquidato come un semplice fatto nell'anamnesi o persino nelle psicoterapie, trascurando i suoi effetti sulla coppia e sugli altri bambini, già nati o che nasceranno" (Ansermet (2006). I genitori si trovano molte volte a dover affrontare questo lutto da sole senza un sostegno necessario e importante per poter affrontare l'evento. L'obiettivo del percorso per queste coppie e famiglie è quello di fornire loro il supporto necessario oltre che gli strumenti di comprensione e intervento in un'area, come quella della morte pre nascita, che troppo spesso viene negata e lasciata nel silenzio.